In occasione dell'uscita di un'opera in DVD che il gruppo L'Espresso dedica alle rappresentazioni liriche, leggevo ieri su Repubblica una riflessione interessante riguardo l'acceso interesse di un pubblico giovane verso il genere.
Purtroppo non sono citate le fonti, ma sembra che il pubblico che scarica da Internet e ascolta in I-pod frequenti spesso il repertorio delle tante belle romanze ed arie che la tradizione del Bel Canto ci ha consegnato.
Ciò fa sostenere al giornalista che tale evidenza statistica rivela un inatteso consumo verso un contenuto, ignorato tuttavia da una crisi strutturale del sistema.
In parole povere la Musica con le sue tradizioni e le sue nuove proposte continuerà sempre a trovare le sue occasioni, ma le trasformazioni sociali e le innovazioni tecnologiche disarticolano modi e tempi che l'industria culturale vorrebbe ingabbiate in regole eterne.
Quando si dice la rivoluzione della minigonna, della pillola o in questo caso dell'I-pod!
venerdì 29 agosto 2008
Lirica nell'I-pod
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