venerdì 19 settembre 2008

Vi segnalo: dal 29/09 "A scuola di rock" - Fnac, Napoli

Lunedì, ore 18.00: lezione di Rock! Otto lezioni – dal 29 settembre al 17 novembre - trenta allievi e tantissima musica: questi i numeri di A scuola di Rock, il primo corso in storia del pop-rock dagli anni Cinquanta ad oggi curato dai critici musicali Carmine Aymone e Michelangelo Iossa.

Così recita l'incipit del comunicato stampa che ho ricevuto da Michelangelo e che volentieri posto oggi per consentire, a chi fosse interessato, di iscriversi.

Un corso di rock? Sembra pretenziosa l'intenzione di mettere i puntini su un genere musicale che rappresenta una parte del ritmo della vita che ci circonda e ci condiziona da più di trent'anni.

Spesso anche con risultati tutt'altro che incoraggianti per la sopravvivenza del fenomeno e delle sue rappresentazioni.

Ovviamente, lo spirito del rock delle origini si è dissolto nel breve giro del tempo che al mondo del business si è reso necessario per trasformare un fenomeno sociale in un meccanismo commerciale così attraente nelle sue componenti più vitali da consentirgli praticamente la perpetua reincarnazione fino ad oggi.



Ma la vera novità per l'epoca fu ed è rimasta questa: qualunque sia l'etichetta che decidiamo di associare al fenomeno musicale, esso fu nell'accezione del complesso processo di consumo il principio o una delle cause concomitanti di quella stagione che i critici d'arte chiamano post-moderno.

La merce e il culto per i suoi valori di mercato diventano più significativi del contenuto veicolato condizionando le logiche stesse di produzione, distribuzione e consumo dell'arte.

Mi auguro che la prospettiva del corso tenga conto del fatto che citare ed ascoltare i protagonisti non basta più, almeno nel 2008 condizionati dalle opportunità di un sistema basato sulle regole del web.



Invito tutti quelli che mi leggeranno a partecipare agli incontri perché quando avevo quattordici anni seguivo questo genere di seminari ad Ivrea dove vivevo all'epoca.

Grazie a Dio non esistevano ancora questi iper mostri dell'editoria tipo FNAC o La Feltrinelli, ma
una grande azienda come l'Olivetti che tra un 'esposizione dei propri prodotti al Guggenheim e una mostra sponsorizzata al Moma di NY, permetteva a noi giovani degli anni 70 di ascoltare famosi conduttori radiofonici della RAI, come Giaccio, Massarini di capire qualcosa su un fenomeno che avrebbe avuto ancora molti anni di vera passione.

Quegli incontri erano tutti gratuiti - pagava l'Olivetti in una prospetiva sociale completamente scomparsa. E chissà forse anche per questa forma di generosità quei tempi sono finiti.


Il corso alla FNAC è rivolto ad un massimo di trenta allievi e prevede un costo di 8 euri a lezione per i Soci FNAC e di 10 euri per i Clienti

Le iscrizioni si possono effettuare presso l'ipermall di via Giordano, al Vomero, Napoli.

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