E' un ricercatore impegnato come un tempo si diceva per distinguere l'uomo comune da quello che fatti armi e bagagli sepndeva del suo per documentarsi e documentare polticamente e non solo.
Beh Bechis è uno di questi.
Poi adopera la macchina da presa per divulgare.
E qui il passo si fa meno ovvio benché meritevole di apprezzamenti per lo sforzo evocativo, poetico.
Un gruppo di indios dell'Amazzonia tenta il riscatto, occupando senza armi, se non quelle della protesta umana, i terreni di un fazendeiro, un tenpo terre degli avi.
L'eccidio li trioverà martiri, ma l'autore lascia un segno di speranza, una goccia che come si sà può farsi valanga.
A voi il trailer.
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