domenica 31 agosto 2008

Strani giorni del nostro Tempo Immobile

Vabbè che i media sono meccanismi che fingendo di informare sull'accaduto costruiscono giorno dopo giorno un mondo, o meglio un'idea di mondo.

E fin qui, in fondo rispecchiano il senso di ciò ogni istituzione di tipo mediatico fa quando promuove il proprio servizio cioè si serve o inventa l'accaduto (fa notizia) per gestire i mercati pubblicitari grazie ai quali sopravvive e/o prospera.

Questo processo provoca la sclerotizzazione del rapporto di fidelizzazione tra utenti media che per mantenere il proprio presidio sulla distribuzione pubblicitaria omogenizzano le proposte del tipo, qualità e quantità dell'informazione, impedendo oltretutto l'ingresso di attori alternativi nel circuito.

Ciò detto io continuo a stupirmi di come certe notizie da parte di alcune rispettabili testate come Repubblica on line facciano capolino tra le tante curiosità quotidiane.

Ad esempio ieri hanno pubblicato la seguente notizia "Vigili multano un motociclista e la folla si vendica sul sindaco".

Pare che a Torre del Greco, importante comune dell'area vesuviana, in seguito ad una multa comminata ad un motociclista privo di casco, questa fantomatica folla che sta sempre lì come la gente che telefona in televisione per parlare con le redazioni, insomma pare che questa folla che per cliché giornalistico è sempre inferocita abbia aggredito le autorità compreso il sindaco richiamato dai vigili.

Non voglio entrare nel fatto specifico, ma siccome vivo in un comune di un'area della stessa regione, quella Flegrea, vessata (sì vessata) dalla letterale assenza istituzionale, mi chiedo se quello che è accaduto non risponda al clima insurrezionalista che guida il cittadino a reagire alla comparsa improvvisa del tutore dell'ordine che al pari di un bravo manzoniano appare a comminare ogni tanto una (1) multa là dove ha governato e governerà, dopo l'improvvisa (e giusta) pena, la consueta anarchia.

Ne vediamo e ne subiamo troppe dalle nostre parti per non doverci, almeno, interrogare sulla finalità della cronaca giornalistica che apre il pezzo con la dolorosa verifica che certi fatti accadono solo in talune aree geografiche (d'altronde come dargli torto) e chiude con l'augurio che la presenza dell'esercito s'intensifichi (pare che siano le parole del primo cittadino e come faceva il giornalista a non riportarle?).

Tutto a posto a Viterbo, Arezzo, Parma, Udine, Trieste, Asti, La Spezia e via dicendo compresi comuni delle province?

O noi siamo più bravi a fare notizia? A fare inevitabilmente teatro?

Perché se è così riuniamoci e troviamo il modo per farci risarcire in cambio di questo talento.

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