mercoledì 30 luglio 2008

Into the wild - 2007



La scorsa settimana al cinema "La Perla" di bagnoli hanno proiettato il penultimo film per il ciclo "Underground".



La pellicola era "Into the wild" diretta da Sean Penn e interpretata da un giovane attore americano di grande talento, Emile Hirsch, destinato a farsi vedere ed ascoltare negli anni a venire.













Qui il mio cemmento inviato al forum del cinema. Per me è un must che consiglio vivamente.



"imponente, epico, un moderno san francesco alla disperata ricerca della sua irragiungibile unità spirituale.

Una partiura di energia vitale in un mondo ferito dall'esistenza, dalle sue zampate di follia quotidiana.



Se Alex avesse prestato attenzione al repertorio di Gaber , se gliene avessero parlato, avrebbe potuto scoprire con qualche giorno di anticipo che la libertà è nella scoperta della misura dei suoi limiti umani.



Da lì in poi è un volo tra le dinamiche delle correnti emotive che gli esseri umani generano a contatto con i loro simili.



In alcuni momenti, Alex Supertramp - questo il nick che il ragazzo si attribuisce nel suo viaggio - inebriava della sua follia un mondo che romanticizzava della sua incapacià ad accettare il dolore, il suo dolore di essere umano. Ed è morto vittima di sè stesso.



Ma perchè parlare solo di Alex e non invece di Titano Sean? Dichiaro il mio totale amore per questo regista, immenso attore, straordinario novello ulisse del XXI secolo.



Se dovessi tenere un seminario sul cinema questo film sarebbe l'oggetto di tre mesi di lezione.



E la musica di Eddie Vedder che è già nel mio I-pod? Sono sicuro che stasera la so già suonare tutta.

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