mercoledì 30 luglio 2008

IPTV, WEB TV e comunità di ascolto



Nel corso del mese di giugno del 2007, in famiglia abbiamo aderito all'offerta di Alice TV.

Esperienza che è appunto durata 30 giorni dopo i quali, a causa della rottura del modem - di pregiata fabbricazione tailandese - stabilimmo di interrompere il contratto per la webtv e di passare allo stato precedente di semplici utenti di un'ADSL Telecom dalla quale siamo poi scappati dopo un inverno di continue disconnessioni. ma questa è un'altra storia



Com'è la webtv? Da un punto di vista tecnico, quando la rete era disponibile, la trasmissione era buona e così anche la qualità della performance mulimediale.



Per quanto riguarda i contenuti, si trattava del peggio dei fondi di magazzino almeno per quanto riguardava la parte della programmazione fiction.

I concerti musicali che poi interessavano solo a me offrivano una certa varietà di titoli nell'ambio del pop/rock internazionale degli due anni precedenti.

Come il solito era totalmente assente una programmazione di musica operistica, sinfonica e di musica da camera. Il teatro poi manco a parlarne.

Mancava anche una proposta per i corti.



Quindi la mia esperienza in merito mi spinge a tenermi lontano da queste iniziative.



Ma per motivi che sarebbero lunghi da dettagliare, sono due giorni che ho ripreso i contatti con questa opportunità di comunicazione e di sviluppo del settore audiovisivo.

Soprattutto se vincolato al contesto delle comunità che attraverso il web e la instant messaging riescono a creare un tessuto connettivo di natura critica contemporanrea alla presenza delle proposte online.



Ho visto parecchie cose ma quella che mi ha colpito di più, per interessi personali e qualità della trasmissione, è stata l'iniziativa che va sotto il nome di Joost.



Dopo avere scaricato il plug in con una buona ADSL, l'impatto è davvero pieno di stimoli.

Molti corti, film vintage, canali musicali didattici sull'uso della chitarra ad esempio.



John Petrucci ha dato prova del suo talento musicale spiegando trucchi e dettagli della sua professione,









lo stesso ha fatto una straordinaria Kaki King con la suia Ovation.



Un modello Adamas, che vidi e sentti per la prima volta suonare da Angelo Branduardi prima dal vivo e poi nel suo album "9" del 1982.



E' tutta in grafite. Io preferisco Gibson, Martin e Larrivèe.









Scrivetemi per dirmi se avete dato un'occhiata anche voi a questo tipo di proposta mediatica, perchè è l'alternativa alla defunta televisione intesa in senso tradizionale.



E io trovo queste versioni bellissime per la creatività degli schermi di ogni dimensione.



A presto per ulteriori approfondimenti in merito. Mauro

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