lunedì 4 agosto 2008

E allora continuiamo con i vinili del Progressive italiano

Sono sempre stato un fanatico delle stampe , delle edizioni che la storia del disco recava con sé ad ogni nuova pubblicazione.

Io ad esempio non compravo mai edizioni CBS stampate in Italia perché suonavano male, diventavano cupe subito, mentre aspettavo di spostarmi a Torino o a Milano o di venire a Napoli per trovare LP a grammatura superiore magari monofonici.

Si perché tranne che per poche significative occasioni, per il resto la stereofonia è servita solo ad ingombrare la stanza di ulteriori campi elettromagnetici.

Possiedo un sacco di edizioni monofoniche che ho spacciato a tante persone come stereo e la gente non si è mai resa conto della differenza.

Interessanti invece a questo proposito erano delle incisioni ritmico sinfoniche della Decca - PHASE 4 stereo spectacular.

Allora sì che si godeva dello spettacolo della panoramicità.

Eccovi il sito dedicato anche alle etichette del progressive italiano.

Per me è Droga Pura, l'unica consentita.

Quando la musica riprodotta aveva tempi ragionevoli 35' pena la perdita di dinamica.

E quando le copertine non servivano solo a proteggere il disco.

Buona visione.

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